Vino come brand territoriale
Territorio, vino e turismo: singolarmente tre parole differenti che, accostate in sequenza, formano un connubio importantissimo. Il prodotto tipico diventa occasione per conoscere e valorizzare un territorio e favorirne lo sviluppo, in un panorama contemporaneo in cui la richiesta non è più soltanto quella di degustare, ma anche quella di entrare in contatto con il luogo dove il prodotto tare origine, per scoprirne la storia e le caratteristiche più autentiche e genuine. Prende forma così un brand territoriale unico che favorendo la conoscenza finalizzate ad aumentare le vendite. Utile a tal fine quello che chiamiamo marketing territoriale: arma fondamentale per l’export del prodotto made in Italy.
Tabella dei Contenuti
Qualità di prodotto Qualità del territorio
L’ingresso massiccio delle nuove tecnologie, lo sviluppo delle scienze manageriali anche in contesto agricole, conferiscono importanza alla funzione di servizio dell’azienda. Il sistema vitivinicolo ne è un utile ed esplicito testimone. Infatti, le imprese più all’avanguardia sono anche quelle che, senza ovviamente accumulare ritardi in ambito tecnologiche in senso stretto, hanno investito molto negli ultimi anni in innovazione organizzativa, culturale, di servizio, consapevoli che l’arena competitiva si sta sempre più spostando dalla tecnologia alle funzioni di servizio e di assistenza “mirata e selettiva”.
Una tendenza che favorisce l’identificazione e la valorizzazione delle effettive vocazioni territoriali che, come noto, stanno moltiplicando sforzi in diversi ambiti locali. I benefici non riguardano soltanto la crescita dei livelli qualitativi delle produzioni vitivinicole ma, in qualche misura, la crescita globale della “qualità” del territorio di riferimento, svolgendo quindi una indiretta ma essenziale funzione di salvaguardia e valorizzazione dello stesso.
Obiettivo quello della qualità che, negli anni successivi allo scandalo del metanolo che negli anni Ottanta del scolo scorso ha dato una svolta all’intera produzione del vito italiano, è andato via via affermandosi, rallentando in modo ragionato la corsa alla quantità. Apprezzati testimoni di questa svolta soprattutto, ma non solo, i vini del Sud, all’epoca considerati pressoché unicamente ‘da taglio’ (anche di molti vini francesi), e oggi acclamata espressione di una viticoltura che ha saputo valorizzare un prezioso patrimoni di vitigni autoctoni.
Il turismo del vino
Il marketing territoriale riveste oggi un ruolo chiave nella strategia di comunicazione turistica. Rendere unico un territorio, dargli voce e trasformarlo in un’esperienza da vivere, riconoscibile e da ricordare è essenziale per incentivare il flusso turistico.
In cosa consiste il turismo del vino? Perché diventa fondamentale per la sua promozione? Già definirlo è difficile, perché – come tutti i turismi – è un prodotto complesso, che riguarda il territorio, la cultura, il lavoro dell’uomo, il paesaggio, l’arte.
A livello internazionale viene proposta questa definizione, che risulta piuttosto specifica e parzialmente riduttiva: “Visite – a scopo ricreativo – di vigneti e cantine, festival del vino e mostre del vino in cui la motivazione primaria per i visitatori sia la degustazione dei vini e la possibilità di vivere un‘esperienza che riguardi le caratteristiche di una regione produttrice di vino”.
Esperienze che approfittano e si arricchiscono delle varie opportunità che può offrire un determinato territorio; al contempo ne incentiva gli investimenti, anche in infrastrutture, che ne consolidano l’attrattività con le conseguenti ricadute positive sull’intero tessuto economico.
Da questa capacità di attrarre visitatori, ciascuno dei quali può diventare un efficace veicolo di promozione, discendono quattro risultati essenziali:
- l’incremento di presenze del territorio e quindi migliorare l’economia dello stesso
- la costruzione di un brand distintivo
- l’aumento delle vendite
- Costruzione di un circuito virtuoso teso al miglioramento della qualità dei servizi offerti.
Condizione necessaria per l’esportazione del proprio prodotto non è solamente la sua qualità, che resta naturalmente fondamentale, ma anche la conoscenza del territorio di cui è valida espressione.
È un presupposto questo che alimenta il turismo del vino, con le conseguenti ricadute positive per il territorio, per i produttori di vino e per i consumatori.
Se sul territorio traggono benefici, l’ambiente e la sua sostenibilità, l’intera filiera della produzione e dell’accoglienza locale, l’investimento in infrastrutture e il sostegno all’occupazione, i produttori di vino acquistano in immagine, notorietà, opportunità di vendita e profitto.
A tutto vantaggio del consumatore che, sempre meglio preparato, trova qualità, amplia e consolida le proprie conoscenze, soddisfa l’esigenza di un consumo consapevole.
Dal canto nostro, forti di una competenza maturata in rapporto ormai secolare con il mercato svizzero, con le abitudini al consumo della clientela locale, siamo certi di costituire un valido supporto per individuare il modo più efficace per far conoscere il tuo vino e il territorio di riferimento.
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