In linea generale le degustazioni vengono organizzate da CCIS in modo da far incontrare alla singola azienda sia un publico B2B che un pubblico B2C. Per affrontare il mercato svizzero non si può prescindere da un partenariato commerciale con un importatore, quindi è importante dare il giusto peso al contatto B2B. Tuttavia, per penetrare il mercato consigliamo di affiancare l’importatore nella fase promozionale, fornendo argomentazioni di vendita e facendo conoscere il prodotto e quindi è importante concentrarsi anche nella sensibilizzazione del B2C al prodotto.

Certamente, in questo caso l’organizzazione dell’intero evento verte sulla creazione di agende di incontri B2B, occasioni in cui è possibile mantenere le distanze e osservare tutte le regole igieniche.

Molto, basti considerare che la Svizzera importa il 60% del vino che beve e che nella classifica dei Paesi di importazione l’Italia è al primo posto. Il vino italiano proveniente dalle regioni ormai classiche, come Toscana, Piemonte e Veneto continua ad andare per la maggiore, ma si aprono piano piano anche spazi per altre regioni meno note, soprattutto se lavorano sulla promozione.

Le preferenze variano molto a seconda della regione linguistica: nella Svizzera francese, ad esempio, sono maggiormente apprezzati i bianchi locali ma tra i vini di importazione si prediligono i rossi, mentre nella Svizzera tedesca si tende a prediligere in generale i rossi. Ultimamente le bollicine hanno fatto registrare numeri in aumento su tutto il territorio.

La cosa migliore da fare è prepararsi sul mercato che si va ad affrontare e sul pubblico che troveremo. Innazitutto conviene conoscere le preferenze gustative del pubblico svizzero e cercare di concentrarsi, durante ogni incontro, su poche etichette in grado di fare breccia e non presentare l’intera gamma che rischierebbe di confondere se non tediare l’interlocutore. In secondo luogo, è bene studiare le caratteristiche del mercato, le questioni normative e le barriere doganali. Questo serve già durante i primi incontri B2B nel momento in cui saranno chiesti i prezzi dei vini franco cantina. Conviene farsi trovare preparati. Infine, è bene non affrettare i tempi, il mercato svizzero ha tempistiche tranquille e quindi l’entrata è da considerare un investimento sul lungo termine.

No, facciamo di tutto per garantire il massimo della qualità durante l’incontro. Naturalmente incontrarsi di persona è di per se un’esperienza di carattere diverso. Tuttavia, date le evoluzioni dei rapporti sociali da un anno a questa parte, la CCIS si occupa di organizzare per voi le condizioni migliori per la vostra presentazione in via virtuale, mettendo a disposizione l’attrezzatura per la videoconferenza, il materiale di degustazione, mettendo i vini in fresco in anticipo se necessario, fornendo ghiaccio, secchiello, apribottiglie, dropstop, sputacchiera e pane o grissini, spesso anche assistendo l’operatore, se l’incontro avviene in sede CCIS o nell’ambito di uno dei nostri eventi.