- 16/09/2021
- Fabrizio Macrì
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- Marketing Territoriale
Il marchio Ospitalità Italiana: uno scudo a difesa del Made in Italy alimentare
L’iniziativa delle istituzioni italiane in particolare della rete camerale italiana ed estera per rendere riconoscibili al grande pubblico internazionale i ristoranti che offrono cucina italiana autentica
Indice dei Contenuti
Di che si tratta
Il progetto Marchio Ospitalità Italiana nel mondo viene promosso da Unioncamere (Unione delle Camere di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato in Italia) e realizzato con il supporto operativo dell’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche – I.S.NA.R.T., di Assocamerestero (Associazione delle Camera di Commercio Italiane all’estero) e delle Camere di commercio italiane all’estero che si occupano della certificazione dei ristoranti all’estero.
In Svizzera è la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera – www.ccis.ch a detenere il marchio e ad essere incaricata ufficialmente della certificazione dei ristoranti italiani con il Marchio OI e del suo periodico rinnovo.
Gli obiettivi
La matrice istituzionale
I criteri
Identità e distintività, accoglienza, mise en place, cucina, menù, proposta gastronomica, carta dei vini, olio extravergine d’oliva, esperienza e competenza, prodotti DOP e IGP, questi i 10 criteri attraverso i quali i ristoranti interessati ad ottenere la certificazione vengono messi sotto screening ed infine valutati.
I vantaggi
Oltre all’ovvio vantaggio di ricevere una targa distintiva di qualità che aiuta il ristorante a posizionarsi fuori dalla massa di ristoranti sedicenti italiani e di scarsa qualità, ottenere il Marchio Ospitalità Italiana significa entrare a fare parte di una squadra coordinata in Svizzera dalla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera che ha come obiettivo quello di valorizzare il Made in Italy agroalimentare autentico già presente sul mercato e quindi tutta la filiera agroalimentare che con i ristoranti lavora a partire da importatori e distributori, ma anche quello di creare delle piattaforme privilegiate di promozione per nuovi prodotti di nicchia provenienti dall’Italia che attraverso i ristoranti possono accedere ad un pubblico svizzero attento alla qualità ed alla ricerca sempre di novità enogastronomiche provenienti dal Bel Paese.
Le attività
I ristoranti certificati diventano per la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera referenti privilegiati sui vari territori per realizzare eventi, serate, lanci di menu regionali e promozioni di importatori e distributori specializzati interessati a fare degustare vini e prodotti agroalimentari ancora poco conosciuti sul mercato.
I ristoranti, oltre a beneficiarne in termini di affluenza di pubblico svolgono per CCIS il ruolo di “termometro del consumatore svizzero” impareggiabile per capire in che direzione si muove il mercato e quali prodotti e ricette hanno maggiore chance di incontrare il favore del pubblico.
La comunicazione
Per agevolare la comunicazione e la diffusione sui social della rete certificata ospitalità italiana CCIS ha non solo creato una pagina dedicata al progetto (https://degustiamoitaliano.ch/progetto/marchio-ospitalita-italiana-nel-mondo/) ma sta lanciando una nuova piattaforma “Gusto italiano” (https://degustiamoitaliano.ch/gustoitaliano/) che mappa i ristoranti insieme ad altri specialisti di agroalimentare italiano in Svizzera (importatori e dettaglianti) e li rende visibili al grande pubblico.
I ristoranti certificati in Svizzera ad oggi
Ecco i ristoranti che risultano certificati ad oggi: alcuni di essi hanno ottenuto il marchio per la prima volta, altri hanno rinnovato la certificazione fatta anni fa. Insieme rappresentano il nucleo iniziale di Ospitalità Italiana in Svizzera
- Collonge Café, Collonge Bellerive
- Monna Isa, Genève
- Luigia, Genève
- Le Bar du Coq, Yverdon les Bains
- Ristorante Pizzeria Lucania , Hermance
- Vicolo 39 – Auberge Communale de Carouge, Carouge
- Pasta e Sfizi, Lausanne
- Gusto Restaurant, Saint Léonard
- Capocaccia, Genève
- Ristorante Toscano Puls 5, Zürich
- Trattoria Rimini, Thun
- Ristorante Toscano Im Niederdorf, Zürich
- Azzurro Terra e Mare, Bern
- Ristorante Cinque, Zürich
- Restaurant Bären, Wohlen
- Lele, Zürich
- Luigia (Zurigo), Zürich
- Gandria, Zürich
- Ristorante La strada , Baar
- Ristorante Jarno, Davos Dorf
Come richiedere di diventare Ristorante certificato Ospitalità Italiana
Sia che siate un ristorante già certificato con certificazione scaduta e vogliate chiedere il rinnovo, sia che siate un ristorante che richiede la certificazione per la prima volta, è necessario contattare:
Irene Forzoni
Camera di Commercio Italiana per la Svizzera
Tel. 0041 44 289 23 23
E-mail: iforzoni@ccis.ch
Irene, collaboratrice della camera, specialista di export agroalimentare, è una toscana DOC appassionata di prodotti autentici della tradizione italiana che vi accompagnerà con un sorriso nel processo di certificazione, fino al raggiungimento dell’obiettivo: la targa Ospitalità Italiana.
I costi della certificazione
Il certificato Ospitalità Italiana non ha un costo di per sé, ma il processo amministrativo di ispezione e integrazione della documentazione, inserimento di documenti e materiale grafico nel portale Ristoranti Italiani nel Mondo, oltre che la mediazione con l’ISNART di Roma richiede alla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera una mole di lavoro non indifferente che viene offerto gratuitamente ai ristoranti soci CCIS (costo di adesione 650 CHF) e per una cifra forfait di 500 CHF ai ristoranti non soci CCIS.
I tempi della certificazione
I tempi di certificazione possono variare a seconda della rapidità di reazione dei singoli ristoranti, cui viene richiesto di fornire il materiale per i proprio dossier, e del periodo in cui viene avanzata la richiesta, perché a lavorarci sono i collaboratori della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera e l’istituto Isnart di Roma che si occupano di portare avanti contemporaneamente diversi progetti in ambito agroalimentare, ognuno con scadenze e urgenze proprie. In linea di massima, quanto più precisa è la documentazione e quanto più approfondite sono le informazioni e il materiale richiesto al ristorante, tanto più rapida sarà la certificazione.
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I partner del progetto
Il progetto True Italian Taste è promosso e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e realizzato da Assocamerestero in collaborazione con le Camere di Commercio italiane all’estero.
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