- 13/07/2022
- admin
- 0 Commenti
- True Italian Taste
True Italian Taste: il progetto per salvaguardare il cibo autentico italiano, fuori dai confini nazionali
Valorizzare l’agroalimentare italiano, tutelare Ii veri sapori Made in Italy e, in generale, il cibo autentico italiano. Difendere i consumatori esteri da prodotti alimentari contraffatti, venduti come italiani ma lontani dall’esserlo.
Indice dei Contenuti
Le finalità del progetto True Italian Taste
Sono tante le finalità del progetto True Italian Taste, nato nel 2016 in Nord America, che si è poi esteso in Asia ed Europa fino ad essere recepito anche dall’Italia grazie alla sensibilità del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. L’intenzione infatti è quella di tutelare e promuovere, valorizzare e salvaguardare tutti i prodotti agroalimentare autenticamente italiani e, di conseguenza, i produttori e i consumatori stessi. Oggi il True Italian Taste permette di condividere e divulgare a livello globale un messaggio di sensibilizzazione intenso e indispensabile.
Un progetto a cui la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, come altre 35 camere italiane all’estero, ha immediatamente aderito, proponendosi come “cassa di risonanza” sul territorio elvetico delle iniziative centralizzate e proponendo, in abbianamento a queste, una propria interpretazione, adattata agli usi e costumi del popolo elvetico, per poterle rendere immediatamente recepibili anche a questo pubblico. In questo senso la CCIS ha prodotto numerose attività di sensibilizzazione, promozione, informazione e formazione sulle tematiche attinenti alla valorizzazione delle autentiche produzioni enogastronomiche e agroalimentari Made in Italy.
Indispensabile per CCIS far capire agli svizzeri quanto sia premiante, per tutto il sistema e per loro stessi, scegliere il cibo autentico italiano, distribuito e reso disponibile sul territorio elvetico dalla rete dei locali certificati Ospitalità Italiana nel mondo, ma anche attraverso quella delle Botteghe deGustiamoItaliano.
La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, per propria intrinseca vocazione, promuove il Made in Italy sul territorio elvetico e difende così consumatori e produttori dai fake.
CCIS , così come altre 35 Camere di Commercio Italiane all’estero, ha quindi avuto la possibilità di interpretare le indicazioni generali del “True Italian Taste” adattandolo agli usi e costumi del popolo elvetico, per rispondere alle esigenze di chi vive in Svizzera e vuole consumare cibi e vini “autentici italiani”, ma anche di chi importa il proprio prodotto nella Confederazione Elvetica e chiede quindi di essere tutelato e raccontato nel modo migliore.
Le azioni concrete della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera salvaguardia del cibo autentico italiano
Grazie alla piattaforma web Degustiamoitaliano.ch, la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera ha fatto conoscere al pubblico ogni aspetto del progetto True Italian Taste sul territorio della Confederazione elvetica. A favore di chi volesse scoprire anche i più particolari sapori autentici italiani, così come le produzioni eccellenti ma di nicchia, la CCIS ha prodotto un’articolazione ricca di eventi, degustazioni guidate, cene a tema per proporre al pubblico non solo i veri piatti di una regione ma anche per poterne promuovere l’indissolubile legame con il territorio di provenienza.
Oltre a questo, il True Italian Taste è anche stato indispensabile per mettere in contatto produttori italiani (anche di piccole dimensioni) e importatori o buyer svizzeri. I numerosi incontri B2B organizzati nei vari Cantoni hanno infatti permesso di dare evidenza della variegata e numerosissima rete di produzione agroalimentare e vitivinicola italiana, altrimenti irrangiungibile attraverso i comuni canali distributivi presenti oltralpe.
Un valore aggiunto non sottovalutabile che ha dato modo anche alle realtà meno strutturate, ma di pregio, di raggiungere il pubblico elvetico.
Poter assaggiare eccellenze gastronomiche, abbinate a vini di altissima qualità, provenienti da zone sconosciute alla maggior parte del pubblico svizzero, ha offerto l’occasione ai partecipati agli eventi B2B e B2C organizzati dalla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera di scoprire il cibo autentico italiano.
Non va infatti mai dimenticato che una nazione come l’Italia si racconta anche attraverso i propri prodotti enogastronomici e che il filo che unisce turismo e cibo, è tanto sottile quanto tenace.
Degustiamo Italiano e la rete in Svizzera
L’attività della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera in relazione al True Italian Taste è continuamente raccontata, vengono descritte anche le macro categorie che hanno permesso di attivare molte attività e di garantire la perfetta funzione della rete “autentico italiano”. Sono numerose le BOTTEGHE che, in Svizzera, vendono il vero cibo autentico italiano. Altrettanto numerosi i RISTORANTI che propongono la vera cucina tricolore e si sono così guadagnati la certificazione “Ospitalità italiana”. Non vanno poi dimenticati i BUYER: anello fondamentale della catena di difesa e valorizzazione del vero sapore italiano. Così come le PIZZERIE e le GELATERIE che rispettano tutti gli standard qualitativi richiesti dal team che analizza le richieste di certificazione di questi locali.
Il segretario Generale della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, Fabrizio Macrì, e la responsabile del progetto per CCIS, Irene Forzoni, ci raccontano, nel video che trovate di seguito, il proficuo e coraggioso lavoro svolto dal team italo svizzero, in questi due anni, relativamente alle attività previste dal progetto.
Con il True Italian Taste si intende infatti diffondere una maggiore conoscenza delle caratteristiche di tipicità, dei luoghi di origine e degli aspetti nutrizionali e certificativi DOP-IGP. Il progetto True Italian Taste è finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano ed è realizzato da Assocamerestero, associazione delle Camere di commercio italiane all’estero, che funge da coordinatore, e dalle singole Camere di commercio italiane di 36 Paesi.
Lascia un commento