
I danni dell’imitazione e il True Italian Taste
Secondo una recente analisi del Sole 24Ore sono stimabili in 42 miliardi Euro i danni all’economia italiana derivanti dalla concorrenza sleale sul mercato mondiale dei prodotti Italian Sounding.
24 miliardi sono danni stimati in mancato fatturato da parte delle imprese italiane fornitrici dei prodotti imitati o contraffatti, 10 miliardi i danni all’erario dello Stato in termini di mancato gettito e 8 miliardi di mancato fatturato generato dalla distribuzione di quei prodotti all’ingrosso ed al dettaglio.
E non c’è solo l’alimentare tra i prodotti italiani contraffatti e scambiati nel Mondo:
- Il 16,7% è rappresentato dalla moda
- Il 15,4% dai prodotti elettronici ed apparecchi ottici
- Il 13% dall’agroalimentare
Anche la farmaceutica, settore in cui l’Italia è primo produttore nell’Unione Europea, viene colpita dall’immissione sul mercato di decine di migliaia di farmaci illegali.
Dopo gli USA, l’Italia è il Paese che cade più frequentemente vittima di imitazione e contraffazione.
Uno degli strumenti soft messi in campo dal Governo per contrastare per lo meno il fenomeno dell’imitazione “legittima” dei prodotti agroalimentari italiani (Il cosiddetto “Italian sounding”) è il progetto True Italian Taste. Il progetto, finanziato dal Governo Italiano e gestito, tra gli atri, anche dalle Camere di Commercio Italiane all’estero, ha l’obiettivo di sensibilizzare distribuzione, professionisti e pubblico internazionale sui vantaggi qualitativi e sensoriali del prodotto agroalimentare italiano autentico rispetto al prodotto imitato prodotto all’estero con nomi che ricordano vagamente marchi e prodotti italiani ma che con la loro qualità non hanno nulla a che vedere.
Diversi i vantaggi potenziali per i vari stakeholder di progetto sul mercato svizzero dove a gestire il progetto è la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera (CCIS):
- le aziende produttrici ed esportatrici italiane del comparto food&wine guadagnano attraverso le iniziative a marchio True Italian taste, accesso privilegiato al mercato svizzero attraverso un pubblico non solo di importatori e professionisti ma anche di influencer e gourmet sensibili alla qualità italiana;
- i grandi marchi italiani (anche non agroalimentari, ma legati all’Italian life style) già presenti sul mercato svizzero possono approfittare di questa piattaforma per essere coinvolti in azioni di co-marketing come partner e sponsor ed associare il proprio brand all’autenticità del prodotto Made in Italy;
- i distributori e gli importatori svizzeri specializzati in prodotti italiani possono accreditarsi presso il pubblico di True Italian Taste come ambasciatori del Made in Italy e come canale sicuro di approvvigionamento per tutti i loro clienti attuali e potenziali che vogliano evitare le imitazioni e cerchino la qualità del prodotto artigianale ed autentico;
- i dettaglianti, clienti di distributori e importatori possono aderire alla novità del progetto nel 2021 che prevede l’accreditamento dei negozi di prodotti tipici come “True Italian Shop” e quindi aderire ad un bacino di rivenditori che potranno in futuro essere coinvolti in eventi promozionali e guadagnare visibilità;
- i ristoranti italiani in Svizzera potranno accedere di diritto alle promozioni True Italian Taste facendo domanda di certificazione “Ospitalità Italiana” alla CCIS e diventare quindi piattaforme per eventi ed altre attività di comunicazione destinate a dare loro visibilità in quanto fornitori di autenticità alimentare italiana.
La Camera di Commercio Italiana per la svizzera propone a tutti questi stakeholder un’alleanza per raccogliere insieme questa sfida a marchio True Italian Taste contro l’Italian Sounding e contro la contraffazione.
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