
VOLA L’EXPORT VINI MADE IN ITALY
La Camera di Commercio Italiana per la Svizzera ha preso parte al terzo incontro del 2024-2025 organizzato da Veneto Agricoltura per tracciare un bilancio consuntivo della vendemmia 2024.
Il trittico, giunto alla sua 50^ edizione, si è tenuto c/o la sede di Legnaro dell’Università di Padova, e ha visto tra i relatori, la partecipazione di Fabio Franceschini, responsabile Sviluppo commerciale Camera di Commercio Italiana per la Svizzera. Uno dei temi centrali del Trittico Vitivinicolo 2025 è stato l’andamento dei mercati esteri, con un’attenzione particolare per le opportunità commerciali verso la Svizzera. Pur essendo al quarto posto nel mondo per estensione vitata, l’Italia si colloca al secondo posto per produzione di vino (38,3 milioni di ettolitri), preceduta soltanto dalla Francia con 48 milioni di ettolitri. Anche se il ridotto potere di acquisto è la principale causa del decremento registrato relativo al consumo di vino globale (-2,6% rispetto al 2022) l’Italia si posiziona terza con 21,8 mhl, preceduta da USA (33,3 mhl) e la Francia (24,4 mhl).
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L’export del vino veneto nel Mondo
Alessandra Liviero, dirigente U.O. Economia e Comunicazione Veneto Agricoltura, per prima, ha messo l’accento sull’andamento dell’esportazione mondiale di vino, evidenziando che il fatturato legato all’export vitivinicolo italiano è aumentato, su scala internazionale, del 2%.
Gli ultimi dati sull’export di vino, aggiornati al primo semestre 2024, indicano per l’Italia un incasso totale che si attesta a circa 3,9 miliardi di euro e un aumento del +3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, al quale fa eco un +2,4% dei quantitativi (10,6 milioni di ettolitri). In termini di valore economico, invece, l’Italia è seconda alla Francia che esporta vino per 11.9 miliardi di euro.
Tra i principali Paesi importatori di vino Made in Italy troviamo Germania, UK e USA e la Svizzera, con le prime tre nazioni che rappresentano il 40% del mercato mondiale.
Spicca, su tutte le regioni italiane, la Regione Veneto che ha esportato nel mondo 2,82 miliardi di euro e arriva così a rappresentare, da sola, il 36% delle esportazioni nazionali. Un primato che porta il Veneto ad essere considerato un “Paese” a sé stante.
I principali mercati di sbocco del vino Made in Veneto sono:
- Usa (per 593 milioni di euro)
Germania
• UK
• Canada
• Svizzera
Ed è proprio la Svizzera a incidere per il 4,3% sull’andamento dell’export vitivinicolo Veneto, con un incremento sull’ultimo anno del 17.7% che, in termini di valore economico equivale a 121 milioni di euro.
Il Mercato del Vino Made in Italy in Svizzera
La Svizzera produce 100 milioni di litri di vino autoctono che vengono venduti sul mercato interno, ma importa vino Made in Italy per il 42.5%. Questo significa che la metà del vino importato che circola sul territorio della Confederazione è italiano. Le analisi in dettaglio geografico sulle esportazioni di vino Made in Italy in Svizzera vedono il Veneto primo in classifica, seguito da Piemonte (16%), Toscana (15%) e Trentino (8%). Tra le tipologie, svettano i vini rossi, scelto dal 62.9% dei consumatori. Al secondo posto i vini bianchi con il 30,2% delle preferenze e, a chiudere, gli spumantizzati.
Durante il convegno è emerso che la superficie vitata in Veneto (cioè, investita a vite, anche non ancora in produzione) ha raggiunto nel 2024 i 103.500 ettari (+2,3% rispetto al 2023), mentre la superficie in produzione è stata di circa 94.600 ha. La quantità di uva prodotta si attesta a circa 13,7 milioni di quintali (+0,7%) mentre la produzione di vino viene stimata in 11,65 milioni di ettolitri.
Bilancio e prospettive future
Le sfide che attendono in futuro il settore viticolo a livello mondiale e le strategie combinate che possono essere attuate per una viticoltura resiliente sono state tratteggiate da Enrico Battiston dell’OIV, la massima istituzione mondiale del vino.
E nonostante le difficoltà di un’annata segnata da importanti sfide climatiche e da un calo generalizzato dei prezzi delle uve, i dati presentati confermano la solidità del sistema vitivinicolo veneto, caratterizzato da: una percentuale molto elevata di uve destinate a vini DOC e DOCG (79%).
Una crescita costante delle superfici condotte con standard di sostenibilità come il SQNPI.
Un interesse sempre vivo sul mercato internazionale, soprattutto in termini di export di qualità.
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